Martedì, Settembre 10, 2024
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Caldaie a biomassa

Le caldaie a biomassa, sono una tipologia di caldaie che non impiega fonti combustibili fossili per la produzione di acqua calda, ma come dice il nome stesso, utilizza il potere calorifico sprigionato dalla combustione di una serie di biomasse di tipo solido.

Per biomasse solide si intendono una serie di materiali di origine vegetale, che non hanno subìto processi di fossilizzazione; si tratta quindi di fonti energetiche di tipo rinnovabile, in quanto la CO2 sviluppata durante la produzione di energia per combustione, non aumenta quella presente nell’atmosfera, dal momento che si tratta della stessa che le piante hanno assorbito dall’ambiente durante la crescita, e che avrebbero comunque restituito nella fase di degradazione organica.
Le biomasse tipicamente utilizzate in queste caldaie sono:

  • legna, a ciocchi stagionati o essiccati;
  • cippato, costituito da scaglie di legno sminuzzato con alto potere calorifico e rapida combustione;
  • pellets, costituito da pastiglie di legno macinato e pressato a forma di cilindretti con resa calorica elevata e poco ingombro;
  • nocciolame, secco e tritato;
  • scarti cerealicoli, secchi e tritati.
Le caldaie a biomassa attualmente in commercio, sono in larga parte di tipo policombustibile; questo significa che, oltre a distinguersi per gli elevati rendimenti che sono in grado di raggiungere (rendimenti anche maggiori del 90%), offrono la grande opportunità di poter modulare la tipologia di biomassa utilizzata durante il proprio funzionamento. Tale possibilità, unita alle altre caratteristiche tipiche di una caldaia a biomassa, fanno si che il loro impiego costituisca attualmente la soluzione in grado di ottenere i maggiori vantaggi, sia in termini di risparmio economico che di riduzione dell’inquinamento ambientale.
Alcuni dei più importanti benefici dei quali si può godere in caso di installazione di un impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria alimentato da una caldaia policombustibile a biomassa, sono:
  • i bassi costi di gestione, consentiti dai contenuti prezzi di mercato della biomassa (che spesso risulta essere materiale di scarto di altre lavorazioni), soprattutto se paragonati ai prezzi di mercato delle fonti energetiche fossili tradizionali quali Gasolio, GPL e Metano;
  • la stabilità nel tempo dei costi di gestione, in virtù della permanenza dei costi della biomassa, la quale non risente di pratiche speculative o influenze geopolitiche che ne ritoccano costantemente al rialzo il prezzo di mercato, come invece accade per le fonti energetiche fossili tradizionali;
  • la possibilità di azzeramento dei costi di gestione, per tutte le utenza in grado di autoprodurre in parte o in toto la quantità di biomassa annualmente necessaria al proprio fabbisogno termico, come nel caso di agriturismi, aziende agricole o case di campagna;
  • l'approvvigionamento flessibile del combustibile, grazie al quale è possibile acquistare la tipologia di biomassa di volta in volta più competitiva sul mercato, senza legarsi in forma esclusiva ad una singola tipologia, e comunque mantenendo la possibilità di modularla con quantità di biomassa autoprodotta;
  • l'utilizzo di combustibile rinnovabile a filiera corta, con gli evidenti vantaggi ambientali che ne conseguono da un impatto nullo sulle emissioni di CO2, e quelli sociali ai quali si contribuisce indirettamente, e che derivano dall'avvio di una rete produttiva e commerciale di distribuzione di biomasse solide nella zona di intervento.
In linea di massima, senza contare la menzionata possibilità di annullamento dei consumi, e solo a fronte di minime operazioni di manutenzione dell'impianto, il risparmio economico di una caldaia a biomassa rispetto ad una tipica caldaia tradizionale a combustibile fossile, varia tra il 30% ed il 60%. I maggiori risparmi si hanno rispetto alle tradizionali caldaie a GPL o a Gasolio, e laddove l'impiego della caldaia a biomassa sia abbinato a quello di sistemi di accumulo dell'acqua calda e/o integrato con sistemi solari termici, nella cui eventualità le percentuali di risparmio attese sono addirittura maggiorate.
Quindi, anche se l'installazione di una caldaia a biomassa risulta più onerosa rispetto ad una caldaia di tipo tradizionale, va detto che grazie agli elevati risparmi che sono in grado di conseguire, permettono un rientro dell'investimento in pochi anni; inoltre, in caso di sostituzione di una caldaia esistente, l'intervento è coperto da agevolazioni statali che consentono una notevole riduzione dei tempi di ammortamento dell'investimento. 
eco-SINERGIE sarà lieta di assistere i Clienti che sono interessati alla realizzazione dell'intervento, attraverso la fornitura di tutti i necessari servizi.